Il nuovo lavoro OCCASIONALE
Il Cpo, ovvero “il contratto di prestazione occasionale” è la novità contenuta nella legge 96/2017 le cui istruzioni applicative sono state diramate con la circolare INPS 107/2017 pubblicata nella giornata di ieri; si tratta di utilizzare una procedura web realizzata e gestita dall’INPS, attraverso la quale verranno retribuiti i lavoratori che effettuano prestazioni di lavoro occasionale (ex voucher).
Potranno utilizzare il nuovo contratto semplificato solo le aziende/liberi professionisti con un massimo di 5 dipendenti assunti a tempo indeterminato; l’Inps ritiene che il periodo da assumere a riferimento per il calcolo della forza lavoro sia il semestre che va dall’ottavo al terzo mese antecedente la data di svolgimento della prestazione lavorativa occasionale.
Esempio: prestazione occasionale con inizio il 23/7/2017, calcolo media occupazionale dei lavoratori a tempo indeterminato da novembre 2016 (ottavo mese precedente) ad aprile 2017 (terzo mese precedente).
Nel computo dei dipendenti, vanno conteggiati i lavoratori qualificati, i part-time in proporzione all’orario svolto e, purtroppo secondo l’Inps, anche gli apprendisti.
Non possono essere acquisite prestazioni di lavoro occasionale da soggetti con i quali l’utilizzatore abbia in corso o abbia cessato da meno di 6 mesi un rapporto di lavoro subordinato o di collaborazione coordinata e continuativa.
Sono previsti i seguenti limiti di retribuzione annua :
AZIENDA : 5.000 euro netti all’anno (verso tutti i lavoratori) e con un massimo di 2500 € per ogni lavoratore;
LAVORATORE : 5.000 euro netti complessivi nell’anno civile.
Potranno essere retribuiti con una maggiorazione del 25% (arrivando ad un massimo di 6.250 euro netti all’anno) le seguenti categorie di lavoratori:
- titolari di pensione di vecchiaia o invalidità;
- giovani di età inferiore ai 25 anni impegnati in percorsi di studio;
- disoccupati;
- percettori di reddito d’inclusione o altre prestazioni di sostegno al reddito
Tali compensi sono esenti da imposizione fiscale, non incidono sull’eventuale stato di disoccupazione e sono computabili ai fini della determinazione del reddito necessario per il rilascio o rinnovo del permesso di soggiorno.
Il lavoratore retribuito con Cpo:
-non potrà effettuare più di 4 ore di lavoro consecutive al giorno;
- avrà diritto a riposi giornalieri e settimanali;
- annualmente non potrà lavorare oltre 280 ore;
- in caso di superamento del limite di 2.500 euro, o di durata della prestazione superiore a 280 ore nell’arco dello stesso anno civile, il rapporto di lavoro (ad esclusione delle ipotesi in cui il committente sia una pubblica amministrazione) si trasforma a tempo pieno e indeterminato;
- per il settore agricolo, il limite di durata è pari al rapporto tra la soglia suddetta dei 2.500 euro e la retribuzione oraria.
La retribuzione verrà corrisposta al lavoratore mensilmente direttamente dall’Inps, entro il 15 del mese successivo alla prestazione lavorativa, con accredito telematico sul conto corrente, libretto postale, carta di credito e non più attraverso COMPRAVENDITA di voucher in tabaccheria, ricevitorie, etc.
Il lavoro occasionale sarà retribuito con un importo minimo netto di 9 euro all’ora, mentre il costo a CARICO DELL’AZIENDA sarà di 12,41 euro all’ora; la retribuzione giornaliera non potrà in ogni caso essere inferiore a 36 euro al giorno, il Cpo infatti, potrà essere attivato soltanto per lavori di orario pari o superiore alle 4 ore giornaliere.
Gli adempimenti del datore di lavoro
Oltre a rispettare limiti di retribuzione annua, regole e diritti del lavoratore, per l’utilizzo di lavoro occasionale sono previsti nuovi adempimenti a carico delle aziende.
Per utilizzare il Cpo sarà necessario trasmettere in modalità telematica all’Inps o tramite contact center o per il tramite dei soggetti abilitati tra i quali i consulenti del lavoro, i seguenti dati:
- dati anagrafici e identificativi del lavoratore
- luogo di svolgimento della prestazione
- oggetto della prestazione
- data e ora di inizio e fine della prestazione occasionale
- la misura del compenso pattuito per la prestazione
- il settore di impiego del lavoratore
L’azienda dovrà preventivamente effettuare un versamento sul “proprio portafoglio telematico” di una somma idonea a finanziare il pagamento dei compensi, mediante F24 (con esclusione di ogni forma di compensazione), utilizzando il codice stabilito dall’Agenzia delle Entrate con risoluzione 81/e del 1° luglio 2017, denominato “Cloc”.
E’ altresì previsto l’obbligo di comunicare attraverso il portale INPS, l’esecuzione della prestazione almeno un’ora prima del suo inizio.
Il prestatore riceve contestuale notifica della dichiarazione attraverso comunicazione di (SMS) o di posta elettronica.
Nel caso in cui la prestazione lavorativa non abbia luogo, l’utilizzatore è tenuto a comunicare la revoca della dichiarazione preventiva entro le 24 ore del terzo giorno successivo a quello originariamente previsto per lo svolgimento della stessa; in mancanza della suddetta revoca, l'INPS provvede al pagamento delle prestazioni e all’accredito dei contributi previdenziali e dei premi assicurativi.
Il prestatore di lavoro dopo aver ricevuto il pagamento dall’INPS potrà scaricare il prospetto paga mensile con evidenza dei compensi e di ogni altra informazione utile per l’attestazione delle prestazioni svolte.
Sanzioni
Per i datori di lavoro è prevista una sanzione di importo variabile, tra i 500 ai 2.500 euro, per violazione degli obblighi di comunicazione.
Nel caso in cui venisse superato il tetto di retribuzione annua o l’orario massimo di lavoro occasionale consentito (280 ore) il lavoratore dovrà essere assunto per obbligo con contratto di lavoro a tempo pieno e indeterminato.
Libretto Famiglia
Oltre al contratto prestazione occasionale 2017 è stato introdotto il Libretto Famiglia, utilizzabile dalle persone fisiche al di fuori dell'esercizio di attività professionali e/o d’impresa, per retribuire determinate prestazioni lavorative non continuative, quali ad esempio:
- lavori domestici, inclusi lavori di giardinaggio, pulizia e manutenzione;
- assistenza domiciliare ai bambini e alle persone anziane, ammalate o con disabilità;
- insegnamento privato supplementare.
Per tali lavoratori è prevista una retribuzione minima oraria pari 8 euro a fronte di un costo per la famiglia di 10 € orarie.
PER LA GESTIONE DEL SERVIZIO è NECESSARIO ACCEDERE AL LINK INPS (vedere sotto)