Welfare: novità dal 2025
La Legge di stabilità 2025 contiene alcune importanti novità che riguardano i beneficiari del welfare aziendale
La Legge di Bilancio 2025 ha introdotto modifiche significative all'articolo 12 del TUIR, restringendo la platea dei beneficiari del welfare aziendale.
Secondo le nuove disposizioni, i beneficiari ammessi sono:
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Il coniuge (non legalmente ed effettivamente separato, inclusi i partner nelle unioni civili)
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I figli (compresi quelli adottivi, affidati o affiliati)
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Gli ascendenti del dipendente (genitori, nonni, bisnonni)
Questa modifica esclude esplicitamente i nipoti dalla lista dei beneficiari ammessi.
Pertanto, non sarà più possibile sostituire i figli con i nipoti come beneficiari del piano welfare.
È importante notare che questa restrizione mira a focalizzare i benefici del welfare aziendale sui legami familiari più stretti e sugli ascendenti diretti del dipendente. Tuttavia, questa modifica potrebbe avere un impatto significativo su alcune famiglie che in precedenza utilizzavano il welfare aziendale per supportare i nipoti.
Secondo le modifiche introdotte dalla Legge di Bilancio 2025, i nonni sono ora inclusi direttamente tra i beneficiari del piano welfare aziendale, indipendentemente dalla presenza o assenza dei genitori del dipendente.
Questa è una novità significativa rispetto alla situazione precedente, in cui i nonni potevano essere considerati beneficiari solo in mancanza dei genitori. La nuova normativa ha ampliato la definizione di "familiari" includendo esplicitamente tutti gli ascendenti del dipendente, tra cui genitori, nonni e bisnonni.
Pertanto, dal 2025, i nonni possono beneficiare delle misure di welfare aziendale in qualità di ascendenti diretti del dipendente, senza la necessità che i genitori siano assenti o impossibilitati.
Questo cambiamento offre maggiore flessibilità e possibilità di supporto per i lavoratori che desiderano utilizzare il proprio credito welfare a beneficio dei nonni, indipendentemente dalla situazione dei genitori.
È importante notare che questa inclusione dei nonni fa parte di una ridefinizione più ampia dei beneficiari del welfare aziendale, che tuttavia ha anche comportato l'esclusione di alcune categorie precedentemente ammesse, come fratelli, sorelle, suoceri, generi e nuore